Da qualche mese a questa parte non si fa altro che parlare di Big Data: si cerca di darne una definizione univoca e condivisa, valutandone potenziali e rischi. Ma, concretamente, cosa sono in realtà i cosiddetti Big Data?

Cosa sono i BigData?

Essenzialmente, si tratta dell’insieme di tutti i dati in formato digitale esistenti e prodotti da una qualsiasi operazione informatica: dall’inserimento dei propri dati online, all’aggiornamento del proprio status su Facebook, ai carrelli virtuali che riempiamo e poi svuotiamo. Ogni nostra azione online contribuisce a generare big data.

Secondo i risultati forniti da IBM, il 90% dei dati disponibili ora nel Mondo è il risultato delle operazioni degli ultimi due anni e, quotidianamente, questi dati sono in crescente aumento rappresentando un’eccezionale raccolta di informazioni che continua ad auto-generarsi.

Questa mole di informazioni ha raggiunto dimensioni sorprendenti, al punto da rendere necessaria una nuova unità di misura: gli Zettabyte, che equivalgono a 1 sestilione di byte.

Questa impressionante quantità di dati sta stimolando una rivoluzione nelle dinamiche di consumo: effettuando un acquisto online si alimenta un sistema di intelligenza artificiale che restituisce all’utente informazioni su prodotti affini a quello scelto, sotto diverse forme e su molteplici canali.

I big data sono dappertutto, come il marketing. Ogni transazione, ogni ricerca o prenotazione online viene tracciata, costituendo un patrimonio di informazioni a disposizione di software ed aziende, con l’obiettivo di migliorarne le strategie di marketing, riducendo al minimo la dispersione comunicativa ed incrementando il ROI.

I Big Data possono infatti nascere come patrimonio aziendale o diventarlo, mediante l’acquisto di dati da terze parti o di pubblico dominio. Per essere utilizzabili, tali dati devono essere inseriti in una piattaforma che viene definita Data Management Platform che li analizza e li trasforma in insight (a prescindere dal canale di provenienza) grazie a potenti algoritmi analitici. Il risultato di questa analisi è una segmentazione del target.

Una volta compreso cosa sono i big data e loro struttura, cerchiamo di capire come integrarli in una strategia di marketing e quali possono essere le applicazioni presenti e future. Si tratta di dati non strutturati, costituiti principalmente da elementi appartenenti a mondi diversi, anche se in comunicazione tra loro: di audio, video, testi, codici, foto. Analizzati attraverso complessi algoritmi, costituiscono un sofisticato complesso di informazioni applicabili a diversi settori: dal marketing alla salute, passando per la prevenzione del terrorismo e della criminalità.

BidData.it raccoglie raw data ed analizza big data in ambito marketing. Il nostro è un software proprietario che fornisce strumenti predittivi grazie ad un sofisticato algoritmo che analizza dati in tempo reale con la possibilità di studiare correttivi adeguati. Il presente ma soprattutto il futuro del marketing è nell’analisi dei big data.

I consumatori sono produttori inarrestabili di big data ed il nostro compito è fornire un’analisi strutturata di questi dati al fine di fornire strumenti per l’ottimizzazione delle strategie di marketing e, se possibile, strumenti predittivi. Crediamo che qualsiasi azienda, con gli algoritmi giusti, possa diventare maggiormente competitiva.

È questa la nostra mission aziendale: fornire i migliori strumenti alle aziende per far crescere il proprio business.

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